LA FOLLIA DELLA GUERRA: LA PREGHIERA E LA SOLIDARIETA’

“Venti drammatici di guerra stanno soffiando fortemente in Europa. Purtroppo si fa prevalere la ragione delle armi, piuttosto che far prevalere le armi della ragione. Il ricorso alle armi e alla guerra non porta mai nulla di buono, solo rovine, dolori, sofferenza e morte. Penso in questo momento soprattutto alla sofferenza della popolazione civile e a quella dei militari costretti alla violenza gli uni contro gli altri. Pensavamo che questo non dovesse più avvenire nella nostra Europa. È triste e doloroso constatare che purtroppo così non è. Invito tutti ad accogliere l’esortazione di papa Francesco alla preghiera e al digiuno. Uniamoci tutti in preghiera chiedendo a Dio di illuminare la mente e convertire i cuori dei contendenti. Sia Lui a dare loro la luce, la forza e il coraggio per cercare e trovare le vie di una pace giusta, rispettosa dei diritti di tutti.

+ Carlo Bresciani

La guerra semina terrore e paura, porta con sè povertà e ingiustizia, riduce dei fratelli e delle sorelle a nemici. La guerra sempre distrugge tutto: non solo le cose, ma anche le persone; non solo le terre dove si combatte, ma il mondo intero; non solo la speranza di un popolo. ma i sogni di ognuno.

Papa Francesco ci ha ricordato che “Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno”. Ed allora partecipiamo nelle nostre comunità alla giornata di preghiera e di digiuno per la pace il prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, e facciamoci promotori di momenti di preghiera e di iniziative di vicinanza ai fratelli e alle sorelle ucraini presenti nelle nostre comunità, in modo particolare alle tante signore che si prendono cura dei nostri anziani come badanti, certamente preoccupate per la sorte dei loro familiari.

Crediamo che la preghiera può fermare la guerra. Non sappiamo come, ma ci fidiamo di quanto il Signore ci ha insegnato. Preghiamo perché la vita di tutti e di ognuno non venga più umiliata, calpestata e uccisa dalla guerra che non conosce vincitori. Portiamo al cospetto del Padre le urla dei bimbi, la disperazione delle mamme, il pianto degli anziani, il sangue dei militari. Chiediamo che nel cuore dei potenti prevalga non “la ragione della forza ma la forza della ragione”.

Immaginiamo le ripercussioni drammatiche di questa guerra a cominciare dall’enorme numero di profughi in fuga, per cui oltre la preghiera sarà necessaria anche la nostra solidarietà. Ha detto Don Vyacheslav Grynevych, direttore della Caritas-Spes Ucraina, dopo il precipitare degli eventi e l’attacco da parte della Russia:  “In questo momento difficile, c’è un grande bisogno di unità, sostegno, abbiamo bisogno di sentire che non siamo soli”.

Accanto a Caritas Ucraina, presente attraverso 19 centri su tutto il territorio si sta attivando tutta la rete delle Caritas europee.  Caritas Italiana ha avviato una raccolta fondi, mettendo subito a disposizione un primo contributo di 100.000 euro per i bisogni immediati. In accordo con il nostro Vescovo si pensava di destinare la raccolta della quaresima di carità per la necessità della popolazione ucraina. Quanto prima verranno date indicazioni.

  

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito  www.caritas.it, o bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119