“I POVERI LI AVRETE SEMPRE CON VOI!” – V Giornata Mondiale dei Poveri

Ci sono molte povertà dei “ricchi” che potrebbero essere curate dalla ricchezza dei “poveri”, se solo si incontrassero e conoscessero! Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa di sé nella reciprocità (Papa Francesco, Messaggio giornata dei poveri 2021)

Un profumo di puro nardo, di grande valore, versato sul capo di Gesù. L’amore è sempre esagerato ma registra ‘indignazione’ in chi, anche per la carità, ragiona solo in termini economici: “Si poteva vendere per più di trecento denaro e darlo ai poveri”. Ma il Signore riconosce nel gesto di questa donna ‘un’azione buona’ verso di Lui e in Lui verso i poveri di ogni tempo.

A partire da questo episodio del Vangelo, scelto per la celebrazione della V giornata mondiale dei poveri, che quest’anno cade domenica 14 novembre, papa Francesco ha scritto il suo Messaggio i cui ci ricorda che il primo povero è Cristo, tutti siamo poveri e i poveri li abbiamo sempre con noi.

  1. Il primo povero è Cristo: ogni povero è suo “sacramento”; rappresenta la sua persona e rinvia a Lui. “Tutta l’opera di Gesù afferma che la povertà non è frutto di fatalità, ma segno concreto della sua presenza in mezzo a noi. Non lo troviamo quando e dove vogliamo, ma lo riconosciamo nella vita dei poveri, nella loro sofferenza e indigenza, nelle condizioni a volte disumane in cui sono costretti a vivere” (papa Francesco, Messaggio giornata mondiale dei poveri 2021).
  2. Tutti siamo poveri: ogni donna e ogni uomo conosce la dimensione della ‘mendicanza’ e, nello stesso tempo, possiede dei talenti. “Ci sono molte povertà dei “ricchi” che potrebbero essere curate dalla ricchezza dei “poveri”, se solo si incontrassero e conoscessero! Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa di sé nella reciprocità”. Compito della Caritas è far incontrare le povertà e farle conoscere alla comunità e al territorio. Da qui la necessità all’interno delle nostre comunità di promuovere progettualità creative perché ci sia davvero uno ‘scambio di doni’. Dentro una Chiesa chiamata a ‘camminare insieme’ e a favorire la comunione, la partecipazione e la missione, come ci ricorda il processo sinodale in atto, è fondamentale valorizzare le qualità e le capacità di tutti.
  3. I poveri li avremo sempre con noi. Possiamo abituarci alla presenza costante dei poveri, tanto da diventare indifferenti. Occorre riscoprire la bellezza della condivisione mettendo da parte ogni tipo di delega. Siamo sorelle e fratelli tutti, e a ciascuno è chiesto di vivere, oltre la fede e la speranza, la virtù della carità. Non basta nemmeno l’elemosina e la beneficienza. Spiega molto bene papa Francesco: “si sa che un gesto di beneficenza presuppone un benefattore, un beneficato, mentre la condivisione genera fratellanza. L’elemosina, è occasionale; la condivisione invece è duratura. La prima rischia di gratificare chi la compie e di umiliare chi la riceve; la seconda rafforza la solidarietà e pone le premesse necessarie per raggiungere la giustizia”.

Il papa si augura che “la Giornata Mondiale dei Poveri, giunta ormai alla sua quinta celebrazione, possa radicarsi sempre più nelle nostre Chiese locali e aprirsi a un movimento di evangelizzazione che incontri in prima istanza i poveri là dove si trovano”.

Il materiale che la Caritas diocesana mette a disposizione delle comunità parrocchiali, delle realtà ecclesiali, delle scuole, dei gruppi di volontariato si prefigge proprio questo scopo.

Tutto il materiale, in aggiornamento, potete trovarlo sulla piattaforma:

PIATTAFORMA MATERIALI V GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Come Caritas diocesana vivremo questi tre momenti:
–  Venerdì 12 novembre 2021 ore 21 VEGLIA IN CATTEDRALE, presieduta dal Vescovo,

per tutti gli operatori delle Caritas parrocchiali e i gruppi di volontariato.
– Domenica 14 novembre 2021 ore 12.30 INAUGURAZIONE TENDOSTRUTTURA per la

mensa presso la Caritas diocesana.
– Lunedì 15 novembre 2021 ore 08.30 VISITA DEL VESCOVO alla Caritas diocesana: celebrazione Eucaristica, incontro con i volontari, momento di ascolto con i senza dimora e ospiti delle strutture della Caritas.

Facciamo nostre le parole di don Primo Mazzolari riportate a conclusione del Messaggio per questa giornata: “Vorrei pregarvi di non chiedermi se ci sono dei poveri, chi sono e quanti sono, perché temo che simili domande rappresentino una distrazione o il pretesto per scantonare da una precisa indicazione della coscienza e del cuore. […] Io non li ho mai contati i poveri, perché non si possono contare: i poveri si abbracciano, non si contano” (“Adesso” n. 7 – 15 aprile 1949).